Riso

x

Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell’arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso

(Dario Fo)

Totalitarismi

x

“Certamente il fascismo è stato già sconfitto una volta, ma siamo ben lungi dall’aver sradicato definitivamente questo male supremo del nostro tempo: le sue radici sono infatti profonde e si chiamano antisemitismo, razzismo, imperialismo”

Certainly fascism has already been defeated once, but we are far from having definitively eradicated this supreme evil of our time: its roots are in fact deep and are called                             anti-semitism, racism, imperialism

(Hannah Arendt, La banalità del male, 1963)

Io ti credevo saggio

x

“Di certo un tempo eri sano di mente: e prendi moglie, Postumo? Di’ da quale Tisìfone, da quali serpi sei tormentato. Puoi sopportare una donna pur con così tante corde disponibili, mentre sono spalancate delle finestre alte e che danno le vertigini e ti si offre il ponte Emilio vicino?”

“Cèrte sanùs eràs. Uxòrem, Pòstume, dùcis? Dìc qua Tìsiphonè, quibùs exàgitère colùbris. Fèrre potès dominàm salvìs tot rèstibus ùllam, cùm pateànt altaè calìgantèsque fenèstrae, cùm tibì vicinùm se praèbeat Aèmiliùs pons?”

(Giovenale, Satire, 100-127 d.C.)

La morte

x

” […] Ma consideriamo per quale altro motivo sia così grande la speranza che morire sia un bene. Morire è una di queste due cose : o chi è morto non è e non ha percezione di nulla, oppure morire ,come si dice, può essere per l’anima una specie di trasformazione e di trasmigrazione da qui a un altro luogo. E se è assenza di percezione come un sonno, quando dormendo non si vede niente, neanche un sogno, allora la morte sarebbe un meraviglioso guadagno […] ; anche perché così il tempo tutto intero non sembra più di una notte sola. Se d’altra parte la morte è un emigrare da qui a un altro luogo, ed è vero quel che si dice, che dunque tutti i morti sono là […] che bene ci può essere più grande di questo? Perché se qualcuno,arrivato all’Ade, liberatosi dai sedicenti giudici di qui, troverà quelli che sono giudici veramente, che appunto si dice giudichino là, Minosse, Radamanto, Eaco, Trittolemo e tutti gli altri semidei che furono giusti nella loro vita, potrà forse essere, questa, una migrazione da nulla? O ancora per stare con Orfeo e con Museo, con Esiodo e con Omero, quanto ciascuno di voi accetterebbe di pagare? Se questo è vero, da parte mia sono disposto a morire più volte”

” […] δυοῖν γὰρ θάτερόν ἐστιν τὸ τεθνάναι· ἢ γὰρ οἷον μηδὲν εἶναι μηδὲ αἴσθησιν μηδεμίαν μηδενὸς ἔχειν τὸν τεθνεῶτα, ἢ κατὰ τὰ λεγόμενα μεταβολή τις τυγχάνει οὖσα καὶ μετοίκησις τῇ ψυχῇ τοῦ τόπου τοῦ ἐνθένδε εἰς ἄλλον τόπον. καὶ εἴτε δὴ μηδεμία αἴσθησίς ἐστιν ἀλλ’ οἷον ὕπνος ἐπειδάν τις καθεύδων μηδ’ ὄναρ μηδὲν ὁρᾷ, θαυμάσιον κέρδος ἂν εἴη ὁ θάνατος […] , κέρδος ἔγωγε λέγω· καὶ γὰρ οὐδὲν πλείων ὁ πᾶς χρόνος φαίνεται οὕτω δὴ εἶναι ἢ μία νύξ. εἰ δ’ αὖ οἷον ἀποδημῆσαί ἐστιν ὁ θάνατος ἐνθένδε εἰς ἄλλον τόπον, καὶ ἀληθῆ ἐστιν τὰ λεγόμενα, ὡς ἄρα ἐκεῖ εἰσι πάντες οἱ τεθνεῶτες, τί μεῖζον ἀγαθὸν τούτου εἴη ἄν, ὦ ἄνδρες δικασταί ; εἰ γάρ τις ἀφικόμενος εἰς Ἅιδου, ἀπαλλαγεὶς τουτωνὶ τῶν φασκόντων δικαστῶν εἶναι, εὑρήσει τοὺς ὡς ἀληθῶς δικαστάς, οἵπερ καὶ λέγονται ἐκεῖ δικάζειν, Μίνως τε καὶ Ῥαδάμανθυς καὶ Αἰακὸς καὶ Τριπτόλεμος καὶ ἄλλοι ὅσοι τῶν ἡμιθέων δίκαιοι ἐγένοντο ἐν τῷ ἑαυτῶν βίῳ, ἆρα φαύλη ἂν εἴη ἡ ἀποδημία; ἢ αὖ Ὀρφεῖ συγγενέσθαι καὶ Μουσαίῳ καὶ Ἡσιόδῳ καὶ Ὁμήρῳ ἐπὶ πόσῳ ἄν τις δέξαιτ’ ἂν ὑμῶν; ἐγὼ μὲν γὰρ πολλάκις ἐθέλω τεθνάναι εἰ ταῦτ’ ἔστιν ἀληθῆ

[Socrate(Platone), Apologia, 399-388 a.C.]

C’era una volta

x

 

“In un angolo remoto dell’universo scintillante, diffuso in innumerevoli sistemi solari, c’era una volta un astro sul quale animali intelligenti inventarono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della ‘storia universale’ : ma fu solo un minuto. Dopo pochi respiri della natura l’astro si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire”

“In irgend einem abgelegenen Winkel des in zahllosen Sonnensystemen flimmernd ausgegossenen Weltalls gab es einmal ein Gestirn, auf dem kluge Tiere das Erkennen erfanden. Es war die hochmütigste und verlogenste Minute der ‘Weltgeschichte’: aber doch nur eine Minute. Nach wenigen Atemzügen der Natur erstarrte das Gestirn, und die klugen Tiere mußten sterben”

(Friedrich Wilhelm Nietzsche, Su verità e menzogna in senso extramorale, 1873)

Atomi siamo, ma atomi pensanti

Voltaire, Atomi pensanti

” […] Atomi tormentati in questo ammasso di fango, che la morte inghiotte e la cui sorte è in gioco; ma atomi pensanti, atomi i cui occhi guidati dal pensiero han misurato i cieli : con tutto il nostro essere tendiamo all’infinito, eppure non riusciamo a conoscere noi stessi”

 […] Atomes tourmentés sur cet amas de boue Que la mort engloutit et dont le sort se joue, Mais atomes pensants, atomes dont les yeux, Guidés par la pensée, ont mesuré les cieux; Au sein de l’infini nous élançons notre être, Sans pouvoir un moment nous voir et nous connaître”

(Voltaire, Poema sul disastro di Lisbona, 1756)