Brevi favole di riflessione

10 FAVOLE “PER MORIRE”

       BREVISSIMI RACCONTI PER UNA VITA ANARCHICO-SOLIPSISTICA 

 

(di Gianluca Vizziello)

 

I. Una lumaca, ogni giorno, più o meno alla stessa ora, che sia estate o che sia autunno, attraversa la strada per andare dal ciglio A al ciglio B. Nulla la distoglie, incessante e lenta ormai compie quel percorso con un’istintività meccanica. Una mattina si ferma un istante a pochi metri dal ciglio B, e guarda un punto non ben definito che sembra aver sorprendentemente interrotto la sua marcia monotona. Passa una vettura a velocità moderata e la schiaccia.

I) MEGLIO ex-sistere UN SOLO ISTANTE, CHE vivere PER OTTANT’ANNI

II. Un piccolo ragnetto, un dì, chiese al padre: “Papà, perché non facciamo altro che tessere ragnatele e poi aspettare?” Il padre con sufficienza lo apostrofò: “Perché siamo ragni… ora tessi e muto”. Dopo qualche tempo il padre morì ed il ragnetto (ormai non più tanto piccolo) decise di staccarsi per la prima volta dal filo della sua ragnatela e provare a volare. Appena fatto questo, cadde in un bicchiere colmo d’acqua lì sotto e morì affogato.

II) LA LIBERTA' DI UN ATTIMO VALE MILLE SOFFERENZE

III. Un gigantesco scarafaggio osserva una piccola pozza d’acqua formatasi sul terreno argilloso poco prima, causa breve temporale estivo. L’insetto osserva. Dopo un po’ continua ad osservare. Dopo un’ora è ancora lì che osserva. Ad un certo punto il terreno argilloso sotto le sue zampe cede e cade nella pozza diventata ormai simil sabbie mobili. Dopo pochi minuti il grosso insetto è stato completamente inghiottito dalla melma.

III) LA SPECULAZIONE TEORETICA E' UNA MODALITA' essenziale FONDAMENTALE

IV. Una medusa è intenta a nuotare di gran lena nel mare. Dopo un po’ la medusa è ancora lì che nuota. Sono passate ormai ore e lei agita incessantemente altresì i suoi tentacoli. Una roccia appena franata investe la medusa che, ormai distrutta dalla fatica, si lascia trascinare in fondo agli abissi.

IV) IL PRINCIPIO COERENZA, NELLA PERSECUZIONE DI UN TELOS, E' IRRINUNCIABILE

V. Alto da tempo si leva il canto di una civetta. Tutti gli animali della foresta sanno però che è iniziata ormai da qualche giorno la stagione della caccia ergo hanno cercato di ridurre al minimo i propri rumori e di uscire dalle tane solamente se necessario. La civetta no. Vola qui e là fra gli alberi e continua a bubolare indisturbata. Un pomeriggio, verso il tramonto, un cacciatore ormai di ritorno verso casa la sente. La individua sul ramo più alto di una vecchia quercia, la spara e la colpisce in piena testa.

V) ESPRIMI LA TUA PERSONALITA' SENZA REMORE

VI. Agonizzante un millepiedi (schiacciato poco prima dalla suola del piede destro di un vivace bambino) s’inizia a trascinare a forza con le zampe verso dell’erba alta, per cercare un riparo da altri eventuali eventi negativi. Dopo qualche minuto, la creatura citata pocanzi, torna indietro ed usa la suola del piede sinistro.

VI) SOLO TU SEI IN TOTO COSCIENTE E RESPONSABILE DI TE STESSO

VII. Venti mosche stanno banchettando festose su misere feci di gatto. Arriva ad un tratto la ventunesima e chiede: “Come mai tutte qui quando poco più avanti ci sono anche feci di cane?” Una voce si leva in lontananza: “Nessuna le aveva notate ma, ormai siamo qui intente a mangiare”. La mosca solitaria si rialza in volo e poco dopo si posa sulle feci di cane ed inizia a mangiare con non poco gusto. All’improvviso un sacchetto di plastica la intrappola e la schiaccia.

VII) BASILARE E' LA SCELTA attiva

VIII. Sul fondo di una palude, in mezzo ad un banco di alghe, alcune sanguisughe stanno discutendo. Una esclama ad un tratto: “Dovremmo rimanere qui ancora?” “Si” – risponde un’altra – “ogni giorno almeno una piccola rana passa da queste parti; aspettiamo.” La sanguisuga che aveva parlato per prima decide allora, con uno scatto repentino, di uscire fuori da quel cumulo di flora subacquea. Appena emersa un grosso pesce allarga le fauci e la inghiotte.

VIII) IL COMPROMESSO SANCISCE PIAN PIANO L’estinzione DEL SOGGETTO

IX. Un pipistrello si allontana dal branco. Volando qualche metro più ad est del solito, esce per caso dalla caverna che lo aveva ospitato incessantemente da quando era venuto al mondo. Entusiasta a dir poco per ciò che vede (il tutto illuminato da una gran Luna piena) torna indietro sbattendo le ali come un forsennato. Dopo un bel po’ riesce a trovare gli altri e subito cerca di convincerli a seguirlo spiegandoli ciò che gli era accaduto prima. Con una gran risata collettiva il gruppo lo etichetta come matto e gli consiglia di farsi una gran dormita. Il pipistrello molto deluso si allontana nuovamente dalla schiera e, con un bel po’ di fatica, riesce ad uscire nuovamente dalla caverna. Tosto, una luce fortissima lo investe in pieno e completamente stordito vola, in stato confusionale, verso un traliccio dell’alta tensione: 35000 V attraversano il suo esile corpicino.

IX) MEGLIO UNA "TRISTE" E "STERILE" REALTA', CHE UNA "DOLCE" DURATURA ILLUSIONE

X.

X) QUALUNQUE PRINCIPIO, ETICHETTA, MODUS VIVENDI etc.etc. REIFICA IL FLUSSO CONTINUO DELLA tua REALTA': POSTULA NON-POSTULANDO, AGISCI NON-AGENDO, SCEGLI NON-SCEGLIENDO

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